Porto Torres (Italiano)

Storia

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46 a.C. Fondazione di Colonia Iulia Turris Libisonis, attribuita a Giulio Cesare o a Ottaviano, su un’area abitata fin dal Neolitico. La città diviene uno tra i maggiori scali marittimi dell’impero Romano.

303 Martirio del soldato Gavino, del presbitero Proto e del diacono Gianuario, per volontà del preside romano Barbaro.

455 La Sardegna è occupata dai Vandali.

534 L’isola è annessa all’impero Bizantino che, nei secoli successivi, ne perde progressivamente il controllo, lasciandola in uno stato di sostanziale anarchia.

X secolo La Sardegna si divide in quattro regni indipendenti, detti giudicati: Arborea, Cagliari, Gallura e Torres. Quest’ultimo prende il nome dalla città turritana, che ne è la capitale.

XI secolo Il giudicato di Torres conosce grande floridezza economica, grazie anche ai solidi legami politici e culturali con la repubblica di Pisa. Torres, però, perde progressivamente importanza a favore di Sassari.

1259 Fine del giudicato di Torres. I suoi territori, dopo la disfatta pisana alla Meloria (1284), sono spartiti tra la repubblica di Genova e il giudicato di Arborea.

1323 Torres è occupata dagli aragonesi. I secoli successivi vedono un progressivo spopolamento della città, oggetto di frequenti incursioni dei corsari barbareschi.

1713 Alla fine della guerra di Successione Spagnola, la pace di Utrecht assegna la Sardegna al Sacro Romano Impero, che nel 1720 la cede al ducato di Savoia.

XVIII-XIX secolo La ristrutturazione del porto, insieme al completamento degli assi viario e ferroviario per Cagliari, propizia la rinascita della città, che nel 1842 diviene Comune. Nel 1861 la Sardegna entra a far parte, insieme agli altri domini sabaudi, del Regno d’Italia.

1948 La Sardegna ottiene uno statuto speciale di autonomia.

1997 Istituzione del Parco Nazionale dell’Asinara.

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